Articolo di Pino Taormina da “il Mattino” del 24 giugno 08. Dieci giorni di dubbi e misteri. Ieri la distribuzione delle deleghe agli assessori, dopo una lunga trattativa prima all’interno dei partiti e poi tra la coalizione e il sindaco. L’ordine di squadra di Pasquale Giacobbe è perentorio: «Festeggiate poco e mettetevi subito al lavoro. Voglio risultati e unità». Ed è la ricerca dell’unità, forse, l’obiettivo principale. Trattative divise in tronconi nel Pdl, dove i quattro assessori che non riconoscono Andreozzi come capogruppo ottengono la delega più contesa: l’urbanistica va infatti a Francesco Maione, ex parlamentare.
Al coordinatore di Forza Italia fino al 2005 vanno anche la trasparenza e la legalità. A Carmine Morelli, invece, altro componente del «gruppo dei quattro» va la viabilità, la polizia municipale e i trasporti. Due superassessorati, ma il resto del Pdl brinda con il bilancio e la pubblica istruzione (oltre una innovativa delega al coordinamento delle attività di reperimento di altre fonti di finanziamento) al cardiologo Enzo Aulitto; il commercio e il personale all’ex presidente della circoscrizione Pianura Paolo Tozzi e una maxidelega al turismo, agli attrattori culturali (ma non la cultura che va invece a Fulvio Frattasio) e allo sport a Valerio Abussi, dirigente regionale di An, e primo esponente della destra ad ottenere un assessorato al Comune di Pozzuoli dal dopoguerra. I due ex uomini della giunta Figliolia, l’assessore Luigi Fiandra e il capogruppo socialista Michelangelo Luongo ottengono, rispettivamente, le deleghe ai lavori pubblici e quelle all’ambiente. Al Centro delle Libertà, con Fulvio Frattasio, l’assessore più anziano della giunta Giacobbe, vanno anche le Politiche giovanili e le pari opportunità. Bernardo Maddaluno, l’esponente repubblicano, si occuperà di Por e informatizzazione mentre capitolo a parte merita Camillo Falanga. L’ingegnere in quota Udc, candidato ai lavori pubblici fino all’ultimo secondo perde la delega al fotofinish per i diverbi interni e ottiene edilizia residenziale pubblica, manutenzione immobili a reddito, parchi e giardini. Resta vuota la casella di vicesindaco. E lo resterà almeno fino a settembre: «Tanto non intendo prendermi nessuna vacanza fino ad allora», scherza il sindaco che nasconde gli screzi nel Pdl. Commenta il varo della giunta: «Ho ancora una volta ascoltato tutti, dando prova di grande sensibilità nei confronti delle esigenze dei partiti. Ho mostrato grande pazienza, ma ora voglio che gli assessori si mettano al lavoro senza perdere neppure un secondo». E anticipa: «Alla prima seduta di giunta chiederò se ci sono delle incompatibilità». Le indiscrezioni dicono che Giacobbe dovrebbe prorogare almeno fino al 31 dicembre tutti gli incarichi dirigenziali che scadono il prossimo 14 luglio. Resta il comandante dei vigili Pascarella, almeno fino alla fine dell’anno. Sulla nuova giunta fioccano le critiche. La più decisa è quella di Filippo Lucignano, dirigente nazionale del Pd ed ex assessore regionale al bilancio: «Non vedo uomini di alto profilo – dice – ho la sensazione che in questa città continui il clima di commissariamento della politica iniziato con lo scioglimento». E aggiunge: «Le scelte di Giacobbe sono prove di mancanza di autonomia, il suo comportamento non lascia prevedere nulla di buono per questa città».
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