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sabato 2 aprile 2011

Pozzuoli. UDC, stretta finale per le alleanze

Pozzuoli. UDC, stretta finale per le alleanze








pozzuoliLibertà di azione sui territori e dialogo aperto senza pregiudiziali di sorta. È il binomio sul quale lavorano i centristi di Pozzuoli, anche se sul Terzo Polo pesano come un macigno i diktat che arrivano da Roma. La partita delle alleanze e delle strategie elettorali in vista del voto amministrativo di maggio per la scelta del nuovo sindaco di Pozzuoli è ancora tutta da giocare, ma i margini per un accordo elettorale tra Udc e Pdl diventano sempre più angusti. Il partito di Cesa e Casini guida il tavolo di centro, che a Pozzuoli è composto da Udc-Fli-Api-Liberaldemocratici-Mpa. Dialogo aperto con l’area dei «responsabili» e con i rappresentanti della società civile. Ma nell’ufficio politico flegreo dei centristi (composto da Solimeo, Marrandino, Simeoli, Pollio, Bruno e Cerullo, ai quali si aggiungono i coordinatori dei giovani e delle donne Udc) si registrano posizioni e sensibilità politiche diverse. Da un lato, infatti, Domenico Solimeo apre ufficialmente al resto dei moderati che si stanno aggregando attorno a Pozzuoli Futura di Filippo Monaco e a cinque liste civiche, accettando l’invito al dialogo lanciato nei giorni scorsi da Carmelo Cicale e Tito Fenocchio, rispettivamente ex sindaco democristiano ed ex assessore diessino al Bilancio al Comune di Pozzuoli. Più cauta è la posizione di Mario Marrandino. «Domani sera ci incontreremo con Cicale e Fenocchio per ragionare con loro del ruolo della costituenda coalizione di centro e dei rapporti con le civiche di centro – sottolinea Domenico Solimeo, rappresentante dell’Udc al Tavolo di centro – Non c’è nulla di precostituito, ma i colloqui e gli incontri continuano». «Ascolteremo semplicemente le proposte di Cicale e Fenocchio – nota Mario Marrandino – Ma poi riferiremo al nostro coordinatore provinciale, a cui spetterà decidere. Nulla di più». La sintesi la farà il coordinamento provinciale, impegnato nel delicato puzzle delle alleanze da far quadrare alla luce dei rapporti piuttosto tesi con i coordinatori del Popolo della Libertà, Nicola Cosentino e Luigi Cesaro. Intanto, lo stato maggiore del Pdl ieri pomeriggio si è riunito a Napoli: all’ordine del giorno il voto di maggio nei Comuni della provincia. E a Pozzuoli si tenta una difficile mediazione tra le varie anime del Pdl, dopo l’appello all’unità lanciato dal consigliere provinciale Tommaso Scotto Di Minico e la replica al vetriolo dell’ex vicesindaco Carmine Morelli, vicino da sempre al consigliere regionale ed ex sindaco Pasquale Giacobbe. Il Pdl guarda con interesse a ciò che accade al centro, dopo aver incassato l’accordo con Nuovo Psi, Circoli della Libertà, Moderati per Pozzuoli e la Destra. «Stiamo lavorando ad un accordo politico importante con il Pdl – ammette Carlo Aveta, segretario regionale de La Destra e ieri a Pozzuoli per il battesimo dell’associazione Identità e Futuro – Pozzuoli deve ripartire nel segno del lavoro, della legalità e dei grandi progetti». Nel centrosinistra il Pd flirta con una parte dell’Udc e rilancia la coalizione con Sel-Verdi-PopolariSud-Idv. «Stiamo lavorando ad una coalizione ampia, con liste aperte all’importante apporto della società civile – sottolinea Elpidio Capasso, segretario provinciale dell’Idv – Puntiamo al rilancio della coalizione di centrosinistra, che ambisce a tornare alla guida del Comune di Pozzuoli».









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