Toto nomi PDL: è guerra per una poltrona
POZZUOLI (NA) - Si corre, alla ricerca del prossimo papabile primo cittadino. Se le acque sembrano essere più calme nel centro sinistra, almeno apparentemente, lo stesso non lo si può dire nel centro destra. Si rincorrono i nomi, e le voci indiscrete degli ex consiglieri ed ex assessori, parlano anche di riunioni politiche e con associazioni create sul territorio come comitati civici, per costruire consensi e "progettualità". Limitandoci alla sola casa PDL i nomi dei presunti candidati sono già 5: Carmine Morelli (ex vicesindaco), Vincenzo Aulitto (ex assessore all'urbanistica), Paolo Tozzi (ex assessore all'igiene), Tommaso Pollice (ex Presidente del Consiglio), Salvatore Maione (il consigliere più votato della coalizione Giacobbe).
Cinque dunque sembrerebbero essere pronti sulla linea di partenza per raggiungere via Tito Livio.
Chi sono i supporters di ciascuno?
Cinque dunque sembrerebbero essere pronti sulla linea di partenza per raggiungere via Tito Livio.
Chi sono i supporters di ciascuno?
Cominciamo da Morelli: intorno a lui si stringe il gruppo di Pasquale Giacobbe, lo stesso che ha corso per la competizione regionale. Gennaro Pacileo, Guido Iasiello, Antonio Buonaiuto, Lello Scotto, Andrea Ferro e lo stesso Giacobbe.
L'ex assessore, il vice sindaco, e i quattro ex consiglieri insieme totalizzarono 3.047 voti alle ultime amministrative 2008. Appartengono oggi all'asse Cosentino-Nespoli. Sembrerebbe che da questi due capi del Popolo della Libertà, sia giunta la benedizione per Morelli.
L'ex assessore, il vice sindaco, e i quattro ex consiglieri insieme totalizzarono 3.047 voti alle ultime amministrative 2008. Appartengono oggi all'asse Cosentino-Nespoli. Sembrerebbe che da questi due capi del Popolo della Libertà, sia giunta la benedizione per Morelli.
Vincenzo Aulitto. Intorno a lui due consiglieri: suo fratello Luigi, e Gennaro Andreozzi. Il loro corredo numerico nel 2008 è stato pari a 843 voti. Circa gli stessi riconfermati nelle ultime elezioni, le regionali, sul candidato Nappi. Il gruppo di Aulitto è legato a Landolfi direttamente. Anche in questo caso "il padrino" verticistico del partito avrebbe individuato il suo candidato.
Terzo nome, Paolo Tozzi. Considerando anche il quarto candidabile, Tommaso Pollice, si potrebbe assistere ad una spaccatura del gruppo che ha tenuto insieme i due nominabili e diversi consiglieri, nella corsa elettorale per l'appoggio di Massimo Ianniciello alle elezioni regionali, ultimo entrato in Consiglio.
L'ex assessore all'igiene del Comune puteolano, che vanta nel suo curriculum l'esperienza di presidente di municipalità, paragonabile per tratti a quella di un piccolo sindaco, ha al suo fianco Davide Perillo, in caso di spaccatura del gruppo "Ianniciello". Insieme nel 2008 totalizzarono 982 voti.
L'ex assessore all'igiene del Comune puteolano, che vanta nel suo curriculum l'esperienza di presidente di municipalità, paragonabile per tratti a quella di un piccolo sindaco, ha al suo fianco Davide Perillo, in caso di spaccatura del gruppo "Ianniciello". Insieme nel 2008 totalizzarono 982 voti.
Tommaso Pollice resta con Gino Oriani, Aldo Maddaluno, Mauro Parrella. Un bagaglio il loro, di 1575 voti.
Strano episodio quello di questi due ultimi gruppi: insieme alle regionali hanno messo nelle urne 822 voti. Tutti uniti avevano raccolto il triplo dei voti. Certo trasmettere il consenso personale a terzi non sarà un affare da poco, ma negli altri casi sembra essere stato rispettato. Evidentemente non tutti gli elementi della squadra hanno lavorato come dovevano, e questo avrebbe potuto causare la rottura interna, e i due diversi nomi candidati sindaci. Tozzi da un lato potrebbe essere garantito da Ianniciello (quest'ultimo legato sempre al capo corrente del gruppo Giacobbe, Enzo Nespoli), Pollice su direttive nazionali, dell'onorevole Giovanardi, potrebbe calarsi nella parte del sindaco.
Strano episodio quello di questi due ultimi gruppi: insieme alle regionali hanno messo nelle urne 822 voti. Tutti uniti avevano raccolto il triplo dei voti. Certo trasmettere il consenso personale a terzi non sarà un affare da poco, ma negli altri casi sembra essere stato rispettato. Evidentemente non tutti gli elementi della squadra hanno lavorato come dovevano, e questo avrebbe potuto causare la rottura interna, e i due diversi nomi candidati sindaci. Tozzi da un lato potrebbe essere garantito da Ianniciello (quest'ultimo legato sempre al capo corrente del gruppo Giacobbe, Enzo Nespoli), Pollice su direttive nazionali, dell'onorevole Giovanardi, potrebbe calarsi nella parte del sindaco.
Tutti i nomi in corsa fino a questo momento sono quelli caduti, insieme allo stesso sindaco Giacobbe, sfiduciati da altri membri PDL e liste apparentate.
I "traditori" non dovrebbero correre con loro verso la poltrona da primo cittadino perchè "espulsi dal partito". Un atto fino ad ora mai compiuto.
Eppure le riunioni che stanno avvenendo anche dall'altro lato, quello dei famigerati "killers", sembrano confermare il contrario.
Con il placet di Fulvio Martusciello, capogruppo PDL in Regione Campania, sembra che si stia costruendo una sorta di programma elettorale intorno al nome di Maione, il consigliere più votato di quella coalizione ridefinita da più lati come "un'armata Brancaleone".
Chi lo appoggia? Tutti i firmatari dimissionari, che hanno sfiduciato l'amministrazione Giacobbe, affermando più volte di averlo fatto per mettere uno stop "ad un mandato statico che ha solo paralizzato la città per due anni, non producendo risultati per la città".
I firmatari di maggioranza, sette, insieme totalizzarono nel 2008 poco meno di 4000 voti.
I "traditori" non dovrebbero correre con loro verso la poltrona da primo cittadino perchè "espulsi dal partito". Un atto fino ad ora mai compiuto.
Eppure le riunioni che stanno avvenendo anche dall'altro lato, quello dei famigerati "killers", sembrano confermare il contrario.
Con il placet di Fulvio Martusciello, capogruppo PDL in Regione Campania, sembra che si stia costruendo una sorta di programma elettorale intorno al nome di Maione, il consigliere più votato di quella coalizione ridefinita da più lati come "un'armata Brancaleone".
Chi lo appoggia? Tutti i firmatari dimissionari, che hanno sfiduciato l'amministrazione Giacobbe, affermando più volte di averlo fatto per mettere uno stop "ad un mandato statico che ha solo paralizzato la città per due anni, non producendo risultati per la città".
I firmatari di maggioranza, sette, insieme totalizzarono nel 2008 poco meno di 4000 voti.
Per il momento tutti sembrano essere candidati di un partito, che esiste solo nei discorsi e nelle parole ma non nei fatti.
Chi riuscirà effettivamente ad ottenere il tanto bramato logo blu? Che non sia questa soltanto una manovra per raggiungere il Consiglio Comunale, formato al prossimo turno soltanto da 24 uomini e non più 30?
L'unica cosa che sembra essere certa è il numero di voti utili per ottenere l'elezione: molti in più rispetto alle ultime amministrative. Ciascuno potrebbe in queste ore pensare a costruire intorno a se una lista per raggiungere almeno l'uscio del comune, da consigliere.
In un quadro così frammentario, almeno per il momento appartenente soltanto al centro destra, si potrebbe rischiare di arrivare ad un parlamentino civico formato da 24 sindaci e un solo consigliere.
Chi riuscirà effettivamente ad ottenere il tanto bramato logo blu? Che non sia questa soltanto una manovra per raggiungere il Consiglio Comunale, formato al prossimo turno soltanto da 24 uomini e non più 30?
L'unica cosa che sembra essere certa è il numero di voti utili per ottenere l'elezione: molti in più rispetto alle ultime amministrative. Ciascuno potrebbe in queste ore pensare a costruire intorno a se una lista per raggiungere almeno l'uscio del comune, da consigliere.
In un quadro così frammentario, almeno per il momento appartenente soltanto al centro destra, si potrebbe rischiare di arrivare ad un parlamentino civico formato da 24 sindaci e un solo consigliere.
07/06/10 09:23
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